Estate 2021: La nebulosa trifida

L’estate del 2021 mi ha permesso di provare la mia nuova montatura, una gem 4, in diverse occazioni ho potuto provare delle riprese sia con il telescopio apocromatico da 60 che con il Newton da 200 mm.

La prima immagine che vi presento è quella della nebulosa Trifida nella costellazione del Sagittario questa nebulosa è una regione HII costituita da idrogeno ionizzato da stelle giganti azzurre che sono forti emittenti ultraviolette. La sua distanza è stimata intorno a 5200 anni luce, tutta la nebulosa è caratterizzata da una struttura che assomiglia ad una rosa con la presenza venature oscure dovute alla polvere, polvere che si frappone tra noi e le stesse stelle vi sono immerse . Questa polvere in realtà si trova all’interno della nebulosa stessa e ingloba le stelle che non si sono ancora pienamente formate, pertanto all’interno di queste venature è in atto ancora la formazione stellare. A nord della nebulosa compare una regione di gas di colore azzurro intenso, questa regione è costituita da un guscio più esterno è più lontano, sono le stesse stelle che, emettendo radiazione ultravioletta in grado di far brillare la nebulosa  emettono anche radiazione in direzione opposta a noi, radiazione che viene intercettata da questo gas e diffusa in tutte le direzioni quindi anche verso di noi. Poiché la legge della diffusione afferma che il processo di diffusione diventa più efficiente con l’aumentare della frequenza della radiazione, per la precisione con la quarta potenza della frequenza, si comprende come ad essere diffusa verso di lui e soprattutto la radiazione di frequenza minore che,  nel campo visibile, è la radiazione blu azzurra che ci fa apparire questa nebulosa di colore azzurro. Dunque, perché riprendere la nebulosa Trifida? Semplicemente volevo testare la montatura. Chiunque abbia esperienza sotto il cielo, che sia astronomo dilettante astronomo professionista, è a conoscenza del fatto che tutti gli oggetti di declinazione minima, quindi molto bassi sull’orizzonte sud, abbiano un moto apparente dovuto alla rotazione della terra maggiore rispetto a quelli vicini al polo celeste pertanto, questa nebulosa era un l’ottimo test per provare l’inseguimento ottimale del telescopio con la montatura Gem 45.

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